Alla fine l’ho fatto. Dopo tre anni ho visitato la Grande Moschea a Kuwait. A trattenermi per tutto questo tempo sono stati i dubbi, i passa parola che non fosse nulla di che. Noi che siamo abituati a meravigliose Chiese, cosa possiamo provare davanti a spazi enormi vuoti?
Però quando Lynda Higgs, la mia amica fotografa ha organizzato un tour con tanto di guida, non ho potuto dire di no. Sono partita senza aspettative, dopo Istambul, Abu dabhi, questa di Kuwait non poteva essere all’altezza. Ci siamo trovati lì per le nove, Lynda non era sola. C’erano due inglesi. Noi donne abbiamo dovuto indossare l’abaya, siamo andate in una stanzetta, mi hanno messo pure un velo in testa, io l’ho scelto chiaro, un pò vezzoso. Quante fantasie su quell’abaya. Che sensazione strana indossarla. Ero irriconoscibile.
Ci portano in questa sala enorme. Dopo esserci tolte ovviamente le scarpe. La nostra guida è carina. Parla, parla, spiega tutto. Io dopo un pò mi distraggo, sento solo che i lampadari e i marmi sono italiani.
Mi perdo a guardare quei colori intensi. Quella sensazione di grandezza, di spazio e insieme di chiusura. Senza dubbio, la caratteristica più accattivante e suggestiva della moschea è la cupola centrale, un massiccio di 26 metri di diametro che attira l’occhio verso l’alto, verso il cielo. La cupola è decorata in uno stile più tradizionale rispetto alle pareti della sala di preghiera. Un profondo blu ceruleo e bordato con trafori oro, la sua circonferenza ornata con l’Asma al-Hosna, i 99 nomi di Dio, dolcemente illuminati dalla luce del sole che filtra attraverso le strette, blu vetrate. La prevalenza del colore è blu, che è considerato il colore della protezione nell’Islam, quindi è utilizzato sul soffitto della Grande Moschea.
Chiaramente le nostre Chiese sono più belle.
Eppure anche qui c’è quel non so che.
C’è l’impatto con una cultura così diversa.
Arrivano diverse scolaresche in visita. Questo per loro è un luogo sacro. E’ il luogo più importante. In Kuwait in ogni quartiere c’è una Moschea. Ma questa è la Grande Moschea di 20mila metri quadrati. L’unica da noi visitabile. Vengo attratta da queste bambine, tutte coperte dalla testa ai piedi. Non solo veli bianchi e abaya bianchi, ma indossano anche pantaloni sotto. E qui fa ancora caldo.
Le loro maestre sono in abaya. Alcune in niquab. Sono così graziose queste bimbe.
La blogger cialtrona che c’è in me, smette del tutto di ascoltare le spiegazioni della guida. Guardo queste piccole e mi perdo a immaginare le loro vite.
Le vedo così sorridenti. Per loro è tutto così “normale” io invece inizio a sentire il fastidio di questo Abaya, i capelli raccolti iniziano a sfuggire da sotto il velo.
Si dispongono davanti a quello che è l’altare, la mecca.
Si alzano e parlano davanti al microfono, credo recitano un preghiera o un pezzo importante del Corano. Parlano arabo e non capisco nulla. Parte un piccolo applauso. I miei compagni sono andati nella stanza di là. Io invece sono qui, che faccio finta di osservare i marmi delle colonne, e invece guardo loro.Nel frattempo arriva una scolaresca maschile. Sono più grandi, vestiti normalmente. Il confronto è ancora più stridente. Le bimbe si alzano e vanno via. Mi lanciano sguardi, alcune più spavalde mi sorridono apertamente.
Alla fine raggiungo i miei compagni.
Lynda mi racconterà che la grande moschea di Kuwait è la 7° più grande moschea del mondo Islam, la sua costruzione è stata finanziata interamente dall’allora Emiro, Sua Altezza lo Sceicco Al-Jaber Ahmad Al-Sabah. Situata sulla Abullah Al Ahmad Street, nella zona Sharq del Kuwait nei pressi del distretto finanziario. La Grande Moschea è stata costruita da alcuni dei migliori artigiani del tempo. Il lavoro è iniziato nel 1979 ed è terminato sette anni più tardi. E’ una struttura imponente, caratterizzata da una miscela di stili tardo XX secolo moderni e tradizionali, completato con un minareto elegante che richiama lo stile andaluso.
Alla fine questa moschea è un po’ confusa, è un miscuglio di tante cose. Non mi stupisco. È come Kuwait. Piena di contrasti. Di situazioni così complesse e a volte cosi incomprensibili.
Questa religione è davvero affascinante, come le sue tradizioni, ma resta davvero difficile per me comprenderla.
Ho visto le foto della Moschea durante il Ramandam, 10 mila persone, tutte in piedi, le donne separate dagli uomini. E altrettanto all’esterno.
Un immagine che mi rimmarà negli occhi un bel pò.
Alla fine, sono stata contenta di esserci venuta.
Ho lasciato la mia abaya nera e sono stata felice di ritornare ad essere me stessa.
Un grazie a Lynda Higgs per le sue magnifiche foto.
Pensa che, dopo aver visto il tuo post su mamme nel deserto sulla Grande Moschea ad Abu Dhabi, ci sono andata nel mio primo pomeriggio libero qui negli Emirati! Quindi grazie di questo altro reportage e… Oh mamma, ho paura che sia meglio che io non abbia un intero weekend!
A proposito, ma Balaleet come colazione esiste anche a Kuwait? Ho visto che una di voi due ha messo un like su Instagram! Sono ancora nuova alla cultura araba, e per giunta me li ha serviti una cinese!
E ti è piaciuta quella di abu dabhi??? No non la conosco, sono andata a vedere sul web ed ho visto che è tipica degli emirati! Però lo cerco anche qui….Ma è buona????
Beh diciamo che è mangiabile, essendoci la cannella in polvere sopra è un po’ secca ma come primo impatto con la cultura locale poteva andarmi molto peggio (tipo le ciabattine in pelle di cammello che volevano rifilarmi a 150 euro! Ho contrattato fino a 35/40, e comunque mi sento fregata…) però come main dish ho preso riso con datteri e pollo per andare sul sicuro! Ho una grande curiosità verso il cibo arabo, in genere mi piace ma fatico di brutto a ricordarmi i nomi.
Della grande moschea mi è piaciuto soprattutto l’esterno, quel bianco accecante, e non ricordo se ci sei stata ma sono bellissime le sale delle abluzioni, di fianco ai bagni. Ci ho passato qualche minuto in silenzio, ascoltando il rumore dell’acqua e annusando il profumo che avevano. Un luogo forse più magico che l’interno!
Ciao senti mi trovo in Kuwait city per visitare la moschea come devo fare,cioe e sempre aperta o devo prenotare
[…] Anche questo è per me un appuntamento imperdibile della tappa del turista di Kuwait City. Per quanto non sia la più bella Moschea che ho visto, ha il potere di conquistare il visitatore. Inoltre, io avevo prenotato una visita guidata e ci è stata assegnata una ragazza che parlava un po’ di italiano. I miei si sono divertiti un sacco, hanno fatto tante domande e hanno imparato molto. L’ingresso è gratuito e anche la visita guidata. Per maggiori dettagli vi rimando al mio post per amiche di fuso. […]